Piazza Sannazaro, 201/B.
Napoli.
Tel. 081 19204667
Aperto a pranzo e cena – chiuso il martedì
Potrei iniziare e concludere la mia recensione dicendo
solamente “Sono stato al 50 Kalò di Ciro Salvo. Stop”… Ma è giusto dare a Ciro quel che è di
Ciro.
Il caso ha voluto che la mia prima visita al Massè ( qui
la recensione) da Ciro Salvo ( colui che
da molti esperti del settore è definito come uno dei migliori pizzaioli in
circolazione – se non IL migliore ) sia combaciata col compleanno di mia
moglie… ebbene anche per il mio compleanno sono (sempre con mia moglie, un
palato esigente!!!) da Ciro, nella sua nuova pizzeria, chiamata “50 Kalò”, un
nome che è intimamente connesso al suo mestiere…
Si perché nella smorfia
napoletana, al numero 50, corrisponde il pane, e quindi l’impasto, mentre Kalò
(dal greco kalos)
significa bello, ma anche buono. Perché l’impasto è sempre stato ( e sarà )
il segreto del successo e della bontà della pizza di Ciro. Un impasto soffice
ed elastico, che da vita ad una pizza perfetta e digeribilissima, dovuto ai
lunghi tempi di lievitazione e alla grande idratazione dell’impasto e,
soprattutto agli studi di Ciro sul grano e sulle farine da selezionare.
Il locale si trova nei locali che furono del glorioso
“Sarago” di Piazza Sannazzaro ( mi ricordo che papà mi ci portava da bambino….
ora sarò io a portarlo da Ciro), ora trasformato, grazie alla consulenza del
factotum Maurizio Cortese (per conoscere la sua attività visitate www.corteseway.it )in un locale moderno ed elegante,
capace di attirare l’attenzione di un pubblico a 360 gradi…
Ciro e Maurizio hanno deciso di puntare su prodotti di
eccellenza della nostra regione e di numerosi presidi Slowfood, in modo da rendere
ogni singola pizza un capolavoro di profumi e sapori. Si va dal fior di latte
di Agerola al mozzarella di bufala dop, pomodoro San Marzano e pomodorini del
piennolo del Vesuvio Dop, dalla ‘nduja di Spilinga al formaggio Conciato
Romano… perfino l’aglio e l’origano usati per la marinara sono selezionati con
cura! Tutte le pizze sono poi rifinite con un olio extravergine di oliva di
altissimo livello, prodotto nientemeno che dal mitico Don Alfonso 1890… insomma
il top del top!
Ottima anche la selezione di vini e birre artigianali che
ben si sposano con le pizze del menù.
Il pranzo è cominciato con l’obbligatorio duo crocchè –
frittatina (con bucatini di Gragnano!), entrambi leggeri e saporiti, entrambi
ripieni di un’ottima provola di Agerola.
Per le pizze abbiamo optato per una ottima pizza con Capocollo di Martina Franca
( presidio slowfood ) e cuori di Carciofi pugliesi (una prelibatezza), ed una
marinara con scarola… ed è quest’ultima che mi ha particolarmente impressionato!
Infatti qui ( come mi faceva notare mia moglie Elena – vera cultrice della
marinara ) nonostante la presenza dei pomodorini del piennolo e l’assenza di
mozzarella, la parte “umida” della pizza è data proprio dalla scarola, che
cotta al vapore, garantisce la giusta morbidezza all’impasto e gli impedisce di
seccare! Se a questo aggiungiamo il sapore delle olive taggiasche ed profumo dell’aglio dell’Ufita e dell’origano
dei monti Alburni, abbiamo un’esplosione di gusto per quella che è una delle
migliori pizze finora assaggiate!
Certo, i prezzi sono sopra la media, ma assolutamente in linea con quelli delle altre pizzerie "top" di Napoli e giustificati dall'altissimo servizio e dall'eccellente qualità dei prodotti.
Da provare assolutamente!
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